Nel febbraio scorso ci fu la prima grande iniziativa di Se non ora, quando.
Parlare della violenza sulle donne non è solo un capitolo del libro sulla violenza in generale. E’ anche un capitolo del libro che racconta la nostra evoluzione culturale, nostra inteso come nord-ovest del mondo, tanto per cominciare. “Le streghe son tornate”, affermavano in piazza. Ed è vero, perché aver scordato i motivi ragionevoli del femminismo ha portato a dimenticare che, nel quotidiano, la parità (che non significa omogeneità ) è ignorata. E la donna-oggetto non è la tanto vituperata “Velina” (ella sa quel che vuole), ma la pretesa strisciante che l’essere umano femminile sia “disponibile alla mano”. Già in questo, è violenza, come con le presunte fattucchiere secentesche.