Recupero da questo sito – un’ottima e intellettualmente solida raccolta di notizie dall’Italia e dal mondo – questo filmato.
L’idea che mi ha suggerito è questa: se prendiamo alla lettera quell’intuizione michelangiolesca secondo cui l’artista toglie il superfluo, potremmo anche pensare che quanto ciascun artista stesso compie non è altro che un gesto che “lascia essere” la materia. Certo, questa sorta di passività non è sempre esplicita, né ovvia, ma il percorso di ricerca potrebbe essere proprio questo: comprendere che cosa della materia il pittore, lo scultore, il fotografo o il regista, ma anche il musicista, lasciano essere, consentono di far emergere. A memoria, non ho ancora conosciuto una teoria dell’arte che intenda il lavoro di creazione come “togliere il sovrappiù” che possa essere applicata al di là della scultura.
Ipnotico! Il risultato è davvero molto bello secondo me.